Il Circolo della cultura Tricolore premia Donatella Salambat

Il Circolo della cultura Tricolore, presieduto da Mariella Meucci, ha reso omaggio a Norma Cossetto (5 Ottobre 1943 – 5 Ottobre 2023) e al capo redattore del nostro giornale, Donatella Salambat, conferendo loro una medaglia al merito. La cerimonia s’è tenuta a Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese, nel tardo pomeriggio di giovedì 5 Ottobre.

All’evento, che s’inscrive nell’ambito del progetto “Stelle splendenti dell’Istria”, hanno preso parte, tra gli altri, il consigliere regionale Cristian Garavaglia, le attrici Selene Gandini (interprete di Norma nel film “Terre Rosse”) e Serena Nardi (che ha letto, dal libro ”Foibe rosse” di Frediano Sessi, alcune pagine estratte dal capitolo “Lo stupro”), Francesca Caruso, assessore alla Cultura di Regione Lombardia.

Particolarmente apprezzato l’intervento del dottor Pier-Maria Morresi, presidente dell’Anvgd (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) di Varese, il quale s’è soffermato sull’importanza di fare memoria degli eventi successivi all’8 Settembre 1943, realizzando di concerto con il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica dei corsi di formazione per i docenti.

Ad inquadrare storicamente i fatti che hanno portato alla morte cruenta di Norma Cossetto ha provveduto il professore Roberto Chiarini, docente di Storia Moderna alla Statale di Milano, che ha illustrato la situazione geopolitica delle terre del Confine Orientale prima e dopo l’8 Settembre 1943.

Norma Cossetto, figlia del podestà di Visinada, era una studentessa universitaria istriana, che, fermata dai comunisti titini e invitata ad entrare nelle loro fila, si rifiutò provocando la loro crudele reazione.

Dopo essere stata violentata e torturata fu gettata senza abiti in una foiba. Autori delle sevizie e dell’omicidio furono i partigiani di Josip Broz, meglio conosciuto come Maresciallo Tito, i quali perpetrarono il disumano assassinio nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943.

A distanza di ottant’anni dall’atroce fine della giovane studentessa istriana, il Circolo della cultura Tricolore lancia il progetto “Stelle splendenti dell’Istria” che intende, oltre a fare memoria della plurisecolare storia delle genti italiane del confine orientale della Penisola, onorare le donne che, con il loro contributo, hanno vivificato quelle terre. Una lodevole iniziativa di cui dare atto alla presidente Meucci.

Le medaglie al merito sono state conferite oltre a Norma Cossetto a Fabrizio Anzalone (varesino attento conoscitore della storia del Confine Orientale) e a Donatella Salambat, figlia di esuli istriani, ha un significato simbolico che testimonia l’attenzione di una giornalista a documentare fatti e situazioni di una pagina buia della storia d’Italia, che proprio per questo, a lungo s’è voluto dimenticare.

La nostra capo redattore, oltre a seguire l’attività delle diverse associazioni in cui sono riuniti gli oltre 350.000 esuli e figli di esuli del confine orientale, è coautrice, con il direttore Alberto Comuzzi, di “Testimoni di un’esodo” (Edizioni Mimep Docete), un agile testo che in 180 pagine dà voce a diversi protagonisti di quella storia dolorosa che fu l’abbandono forzato delle terre istriane e giuliano-dalmate dal 1943 al 1954.

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